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martedì 16 ottobre 2012

AGRICOLTURA: IL GOVERNO INNESTA LA RETROMARCIA

L'abrogazione della norma che concede alla società di persone e di capitali che svolgono esclusivamente attività agricola la facoltà di optare per la determinazione del reddito su base catastale, anziché in base al bilancio, introdotta per di più retroattivamente, rischia di bloccare la crescita del settore.La disposizione, stabilita dalla legge finanziaria per il 2007, era stata introdotta per nascere nel settore agricolo, ancora oggi caratterizzato per lo più da aziende individuali , spesso su base familiare, imprese più strutturate, di tipo societario per affrontare le sfide dello sviluppo e della internazionalizzazione. Le imprese già costituite, dal 2013 dovrebbero modificare il proprio regime fiscale, dopo aver fatto piani di investimento sulla base di business plan di medio e lungo periodo (15-20 anni) e si troverebbero costrette a riformulare con banche e istituti finanziari le loro forme di finanziamento, con evidenti aggravi di costi e possibili casi di default delle società stesse.
Chiediamo che il Governo faccia un passo indietro, ritirando il provvedimento, evitando di penalizzare in maniera gravissima il nostro settore.

AGL Agricoltura

venerdì 12 ottobre 2012

SILURO DEL GOVERNO AI PESCHERECCI

Con il DDL Stabilità il Governo taglia le agevolazioni previdenziali della legge 30/98. Potrebbe essere la fine del settore ittico italiano. Rispetto allo sgravio contributivo del 70%, previsto per il 2013 dalla l.183/2011 (legge di stabilità 2012), la proposta di legge relativa al 2013 lo riduce al 63,2%. Peggio ancora negli anni successivi: 63,2 per il 2014; 57,5% per il 2015 fino al 50,3% a partire dal 2016. C'è il rischio di perdere gran parte dei posti di lavoro nell'intera filiera. Come già da noi più volte richiesto, il sistema avrebbe bisogno invece di una specifica e organica riforma previdenziale (mentre la normativa è , per il settore, risalente al 1958).
AGL Pesca scongiura il Governo di recedere da questo scellerato proposito e di andare a pescare le risorse di cui ha bisogno in altri e ben più ricchi mari!

mercoledì 10 ottobre 2012

DIFESA AREE AGRICOLE: BENE MINISTRO CATANIA, BRAVO GOVERNO MONTI

A metà settembre il ministro per le politiche agricole Catania ha presentato e fatto approvare dal consiglio dei ministri un disegno di legge che prevede la difesa delle aree agricole, lo stop al consumo di suolo e alla cementificazione dissennata del territorio, con conseguente devastazione del paese. La proposta prevede anche il divieto di utilizzare gli introiti dei comuni derivanti dai costi di costruzione, dalle concessioni edilizie e dalle sanzioni per gli abusi edilizi, per le spese correnti. Tale uso distorto, infatti, ha costituito un incentivo formidabile a cementificare il territorio.Essa prevede il divieto di cambiare la destinazione d’uso dei terreni agricoli che hanno avuto aiuti di stato e comunitari. Inoltre viene incentivato il recupero del patrimonio rurale esistente e viene istituito un registro presso il ministero per identificare i comuni interessati, che hano strumenti urbanistici che non prevedono ampliamento di terreni edificati.
In Italia, ogni giorno si cementificano 100 ettari di superficie libera. Dal 1956 al 2012 il territorio nazionale edificato è aumentato del 166%, con una perdita imponente di superficie agricola che impedisce al paese di soddisfare il fabbisogno alimentare e lo costringe ad aumentare le importazioni e il debito pubblico. Ogni bambino che nasce nel nostro paese ha 36 vani a disposizione. Milano ha 80 mila case vuote; a Roma ce ne sono 200 mila.
La proposta che, se approvata,infliggerebbe un colpo decisivo alla malavita organizzata e al riciclaggio di denaro sporco, non è ancora, stranamente, arrivata alla Camera e al Senato.
Chiamiamo tutte le forze sociali sane del Paese a sostenere questo disegno di legge, a spingere per accelerarne l'iter e a fare in modo che non cali su di esso una colata di cemento che lo seppellisca.